Imparare a respirare, aumenta la nostra capacità polmonare, ci permette di arrampicare gestendo lo stress, la fatica, massimizzando i riposi ed entrando in profonda connessione con quello che stiamo facendo.
La mente è calma, presente, concentrata.
Il dialogo interno si calma e si trasforma in un dialogo positivo e motivante. I muscoli sono ossigenati correttamente ed aumenta la resistenza.
In arrampicata il respiro dev’essere il più fluido possibile connesso con il movimento.
Cos’è il Pranayama?
Abbiamo già visto in un precedente articolo dedicato alla respirazione, che nello Yoga il Pranayama è di primaria importanza.
La parola “Prana” significa “forza vitale”.
Il Prana è l’insieme di tutte le energie contenute nell’universo, è ciò che anima tutto il creato e che si manifesta in ogni luogo e in ogni momento in forme sempre differenti. In realtà il Prana è una sola energia ma appare in molteplici forme e funzioni.
La parola “Yama” significa invece “controllare” o “dirigere” mentre “Ayama” significa “espandere”, “rinforzare” o “allungare”.
Pranayama è dunque il controllo e l’espansione del Prana.
Il Prana scorre nel corpo attraverso le Nadi, i sottili canali energetici che attraversano tutto il corpo.
Le tre Nadi principali sono Ida, Pingala e Sushumna.
Sushumna è la nadi fondamentale che scorre lungo la colonna vertebrale, parte dal perineo e si innalza fino alla sommità del capo. E’ lungo Sushumana che Kundalini o Prana Shakti, sopita alla base della colonna vertebrale, si risveglia e scorre verso l’alto attraversando i 7 chakra.
Ida è la Nadi che parte dal perineo fino a raggiungere la narice sinistra. Corrisponde al canale in cui scorre l’energia femminile, di tipo lunare, fredda e intuitiva, l’energia Yin del nostro corpo sottile. Equivale al sistema parasimpatico e all’emisfero destro. Salendo a spirale interseca Sushumna in 7 punti, che sono considerati i principali chakra.
Pingala, è la Nadi che parte dal perineo e scorre fino a raggiungere la narice destra. Corrisponde al canale in cui scorre l’energia maschile,di tipo solare, calda e razionale, l’energia Yang del nostro corpo sottile. Equivale al sistema simpatico e all’emisfero sinistro. Salendo a spirale interseca Sushumna in 7 punti, ovvero i 7 chakra.
Ida e Pingala rappresentano le 2 polarità energetiche opposte che con il Pranayama possono essere riequilibrate liberandole da eventuali blocchi in modo che il Prana possa scorrere liberamente e Kundalini, risvegliata possa risalire lungo Sushumna fino al settimo chakra.
L’importanza del respiro
Nella terminologia comune, il Pranayama fa riferimento alle tecniche di modificazione cosciente del respiro, uno dei veicoli principali in cui scorre Prana.
Pranayama è il prolungamento conscio dell’inspirazione, dell’espirazione e della sospensione del respiro.
Mentre inspiriamo e tratteniamo, questo Prana entra e si diffonde in noi; espirando esce da noi portando con sè ciò che non ci occorre e non ci appartiene più.
Per tradurla in maniera occidentale, l’inspirazione introduce ossigeno nel flusso sanguigno mediante i polmoni e porta nutrimento a tutto il corpo, e nell’espirazione l’anidride carbonica viene espulsa dal corpo.
La qualità del nostro respiro influenza direttamente la qualità e la lunghezza della nostra vita.
Secondo gli Yogi, più si è capaci di allungare il proprio respiro e più tempo si rimarrà in salute e vita.
A noi esseri umani sono concessi 21.600 respiri, in un arco di vita di 100 anni. Se respiriamo di più moriamo prima, se facciamo meno di 15 respiri al minuto possiamo vivere più di 100 anni.
Se pensiamo al mondo animale, da cui gli Yogi si ispiravano per comprendere e descrivere l’esistenza, un topo ha una frequenza respiratoria che va da 60 a 230 respiri al minuto. La sua vita dura da 1,5 a 3 anni.
Una scimmia respira 30-50 volte al minuto. La sua vita dura da 20 a 30 anni.
Respiro ed emozioni
l controllo del respiro inoltre è un mezzo importante per acquisire il controllo dei propri pensieri.
Nell’Hatha Yoga Pradipika, si afferma che:
“quando il respiro è instabile, la mente è instabile, quando il respiro è stabile, la mente è stabile”.
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Secondo il Tantra le tecniche di Pranayama servono ad aumentare la vibrazione energetica all’interno del corpo dandoci la possibilità di controllarla e canalizzarla.
Il Pranayama ci consente di utilizzare pienamente la nostra capacità respiratoria.
Se ci pensi, è molto semplice. Cosa succede quando sei agitatƏ ?
Inizi a respirare in maniera superficiale e soprattutto nella parte alta dei polmoni, nel petto.
Così le emozioni influenzano il respiro.
Il bello è che possiamo invertire il processo e se siamo agitati, mentre scaliamo ad esempio, possiamo consapevolmente tornare a respirare in maniera controllata e calmare la nostra mente, modificando i nostri stati d’animo.
Prepararsi al Pranayama
Per ottenere i benefici delle tecniche di respirazione su corpo e mente, è bene seguire alcune indicazioni che consentono di rendere agevole la pratica:
- Siediti in una posizione comoda, con la schiena dritta. Puoi usare dei supporti come ad esempio un cuscino o un blocco Yoga, in modo da non comprimere la parte addominale e lasciare libero il diaframma.
- Mantieni i canali del naso liberi e puliti. Se una narice è ostruita effettua delle pulizie specifiche per liberarla attraverso ad esempio l’utilizzo di strumenti specifici come ad esempio il Neti.
- Non forzare mai le tecniche di respirazione e non esagerare soprattutto se sei all’inizio.
- Esegui il Pranayama a stomaco vuoto, almeno 3h dopo l’ultimo pasto.

Nadi Shodana: la respirazione a narici alternate
Una tecnica molto utile per ritrovare calma e concentrazione è Nadi Shodana, ovvero la respirazione a narici alternate che ci permette di equilibrare Ida e Pingala.
La narice sinistra attiva Ida nadi o Chandra nadi (Chandra=luna) e perciò favorisce la concentrazione, le attività contemplative e il riposo. Aumenta la propensione per le attività mentali e rende il carattere più introverso e lunare. Se c’è una predominanza di questa si tenderà a pensare troppo e agire poco e si potranno avere problemi digestivi e debolezza.
La narice destra attiva Pingala nadi, o Surya nadi (Surya=sole) e perciò favorisce il flusso dell’energia vitale e l’attività fisica; aumenta la propensione per le attività fisiche e rende il carattere più estroverso e solare, una predominanza di questa porta irrequietezza e nervosismo e problemi di concentrazione.
Ripristinare e mantenere una buona funzionalità delle due narici diventa essenziale per la salute e crea equilibrio mentale per la meditazione.
Se stai lavorando un progetto, questa respirazione ti aiuterà a ritrovare la calma e la concentrazione necessarie per rimanere focalizzatƏ
Nadi Shodana infatti crea energia vitale, scioglie eventuali tensioni accumulate nel corpo e riduce ansia e stress.
Qui di seguito trovi il video che spiega come svolgere questa tecnica di respirazione.
Concludendo
Spesso la gestione della respirazione viene sottovalutata sia nella quotidianità che nell’attività fisica come l’arrampicata e ricorriamo senza rendercene conto a modalità di respirazione, disfunzionali.
La respirazione:
- garantisce una migliore ossigenazione del cervello,
- riduce il battito cardiaci
- riduce gli stati di ansia e stress
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