Quando pensiamo alla flessibilità mentale probabilmente davanti a noi compaiono immagini di yogine e yogini intenti a meditare per lunghe ore alla ricerca di un non si sa bene cosa.
Migliorare la flessibilità mentale nella quotidianità ed anche in arrampicata, dovrebbe essere importante tanto quanto guadagnare flessibilità nel nostro corpo.
Che cos’è la flessibilità mentale?
La flessibilità mentale è una abilità che ci permette di riconoscere, comprendere e rispondere alle situazioni e agli imprevisti con un ventaglio maggiore di soluzioni.
Facciamo degli esempi:
Abbiamo aspettato a lungo il week end per andare a scalare delegando la totale organizzazione agli amici, arrivati nel luogo scelto, scopriamo che le linee presenti sono tutte oltre il nostro grado.
Questa situazione ci provoca rabbia e frustrazione e con buone probabilità ci rovinerà la giornata.
Stiamo salendo lungo una linea che teoricamente è nelle nostre corde e su un grado di difficoltà che normalmente padroneggiamo tranquillamente, eppure…non passiamo.
La situazione ci irrigidisce e non riusciamo ad accettare quanto sta accadendo.
Entriamo in un loop di negatività che ci rende nervosi.
Se non ti ritrovi in questi due esempi sopra, sono molto contenta per te in quanto vuol dire che con buone probabilità stai già applicando la flessibilità mentale.
Avere la capacità di agire in maniera positiva a situazioni che non abbiamo previsto, saper uscire dai nostri schemi, comprendere come pensiamo e saperci adattare ad ogni contesto è essere flessibili mentalmente.
Perchè è importante in arrampicata?
In uno dei precedenti articoli, abbiamo visto come funziona la mente in arrampicata e il suo ruolo chiave.
Se saprai riconoscere le emozioni che provi in parete, come ad esempio la paura di cadere, come un semplice stato emozionale di reazione e passeggero, saprai guidare la tua mente verso un’esperienza più lucida e consapevole.
Inoltre la flessibilità mentale consente di vedere le cose da prospettive diverse.
Se prendiamo gli esempi che abbiamo fatto all’inizio potremmo applicare la flessibilità mentale in diversi modi.
La falesia non ha nessun grado nelle tue corde.
Oggi potrai scegliere di:
- scalare in top rope concentrandoti soltanto sul gesto tecnico
- scalare lo stesso da primo di cordata e impostare ad esempio prove di caduta step by step
- osservare chi hai intorno per comprendere meglio come si muovono in parete e assorbire il più possibile.
Se non passi da una linea che dovrebbe essere nelle tue corde, puoi:
- comprendere quali sono i movimenti che ti mettono in difficoltà e cercare di concentrarti su quelli
- lasciare andare il grado e rimanere nell’atto di scalare
- abbandonare ogni pensiero negativo a riguardo ricordando che ogni giorno è diverso dall’altro.
Non riuscire non toglie valore a ciò che siamo.
Come allenarla la flessibilità mentale?
Pratica la consapevolezza.
Osservare consapevolmente l’andare e venire di pensieri, convinzioni e giudizi riduce l’investimento in essi, permettendoti di lasciarli andare più facilmente.
Grazie alla pratica della consapevolezza, quello che una volta sembrava l’unico modo per vedere qualcosa, spesso lascia il posto a un campo aperto di altre possibilità e prospettive.
Lo Yoga ci viene in aiuto ancora una volta con la sua tradizione millenaria.
Uno degli 8 passi che guidano l’uomo verso una profonda connessione corpo-mente-mondo esterno è la meditazione.
Oggi giorno, esistono moltissime forme di meditazione, alcune più antiche ed altre più moderne.
In particolare la più apprezzata nel mondo occidentale è la mindfulness ovvero la pratica della consapevolezza.
La mindfulness permette di comprendere ed accettare ogni stato d’animo ed ogni situazione che ci accade in modo equanime.
E’ una pratica che insegna a non giudicare in maniera negativa ciò che non ci piace o che ci fa stare male in quanto parte dell’esperienza umana.
Fuggire da ciò che non abbiamo previsto, che ci fa stare male, che non era programmato o voluto non farà altro che arrecare ulteriore fastidio, disagio o dolore rispetto a ciò che già proviamo.
Più avremo consapevolezza di questo, più sapremo essere flessibili mentalmente e pronti per trovare nuove autonome soluzioni.
Alla scoperta della mindfulness
Come praticare la mindfulness?
Ne parleremo in maniera approfondita nei prossimi articoli nel frattempo parti da qui:
Siediti in una posizione comoda, con la schiena ben dritta. Chiudi gli occhi e porta le tue mani sull’addome.
Dirigi ora tutta la tua attenzione al respiro.
Inspirando senti l’aria che entra dalle narici gonfiando il tuo addome ed espirando l’aria esce dalle narici e l’ombelico va verso la colonna vertebrale.
Resta in osservazione soltanto del tuo respiro.
Ogni volta che percepisci che la tua attenzione è rivolta verso altri pensieri e distrazioni, con calma guida la mente a tornare all’osservazione del respiro. Senza fretta, senza giudizio. Porta pazienza e calma verso di te.
Inizia con brevi periodi di 10 minuti di pratica al giorno.
Praticando regolarmente, diventerà più facile mantenere l’attenzione focalizzata sul respiro e sentirai sempre di più la capacità di lasciar andare emozioni e pensieri.
Più praticherai più sarai capace di riportare questo atteggiamento durante la scalata.
Pratica, pratica, pratica.
Qui di seguito troverai una meditazione guidata che ho creato per te.
Conclusione
La flessibilità mentale è un’abilità che ci permette di perseguire una via di benessere sia nella quotidianità sia nella scalata.
Essere flessibili mentalmente ci apre a nuove soluzioni e nuove prospettive.
La flessibiità mentale ci permette di uscire dagli schemi e migliorare nella scalata.
Possiamo allenarla attraverso il processo di consapevolezza dei nostri stati d’animo e dei nostri pensieri, accettando le situazioni che ci succedono anche quando non le abbiamo previste o ci mettono a disagio.
Praticare la meditazione mindfulness ci aiuta a coltivare consapevolezza.
Bastano 10 minuti al giorno.
Bene, ora che hai scoperto di più sulla flessibilità mentale e sulla mindfulness non resta che condividere questo articolo con chi tra i tuoi amici sai che potrà trarne beneficio.
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